Ciao ragazzi, il periodo estivo mi rende sterile di post, ma non di operazioni. Quella che vi posto è un poco vecchiotta. Parliamo del CFD del derivato dell’indice statunitense Dow Jones (scadenza settembre 2014), sessione del 10 luglio scorso. Il grafico qui sotto è a 30 minuti.
Non siamo su un punto d’incontro che io definisco interessante, ma per l’ingresso al ribasso, ho associato ben tre figure grafiche: la snack bar con la barra di misurazione, il calicetto di Serafini, tutte ampiamente trattate all’interno del Manuale del Trader Idiota.
L’ulteriore filtro che ho utilizzato per l’ingresso e uno dei due indicatori che utilizzo: le bande di bollinger.
Rispetto agli altri indicatori, che ti forniscono dati elaborati in base a ciò che è già accaduto, le bande di bollinger hanno la capacità di darti informazioni sulla volatilità. quando le bande cominciano a divergere, è segno di un aumento di volatilità, in genere accompagnata da un nuovo trend o dalla continuazione del trend in atto. quando, invece, esse convergono, ci indicano che la volatilità sta diminuendo, situazione che in genere si accompagna ad una fase di congestione o di inversione del trend. Se guardate il grafico precedente, noterete che sono entrato proprio nella fase in cui le bande tendevano ad appiattirsi. L’ingresso al ribasso con 4 minilotti è avvenuto un punto sotto il minimo della snack bar, con stop loss di 10 tick. guardate l’evoluzione del trade su questo grafico a 30 minuti.
Il primo target, dove ho chiuso i soliti 3/4 di posizione, è un tick sopra il minimo della barra di misurazione. Infine, ecco il grafico finale dell’operazione, sempre a 30 primi.
Ho chiuso tutto, senza ulteriori patemi d’animo, un tick sopra il massimo della candela di inversione indicata in rosso.
Buone vacanze, e buon trading (per chi lo fa).
Sebastiano.
Bella operazione, proprio da manuale. Una curiosità che però potrebbe risultare utile per chi come me magari si è lasciato impaurire da alcune operazioni consecutive andate male. Che percentuale di operazioni riesci a chiudere con successo? Grazie Sebastiano.
il mio diario di trading dice: 30% stop loss, 30% chiudo in pari o con qualche punto di profitto, 40% vado a target.
Scusa per il ritardo con cui ti rispondo ma ieri sono stato molto impegnato. Ottime prestazioni questo significa che di trading si può vivere! Io vorrei un aiuto per la costruzione di un mio piano di trading, fino adesso non lo ho mai realmente messo per iscritto. Forse l’errore che ho commesso è quello di seguire le regole del trading idiota ma di non mettere dei veri e propri paletti che mi bloccassero nelle situazioni critiche e così è successo che per non accettare una perdita sono entrato e rientrato in trading sbagliati. Puoi darmi una mano?
Grazie, Stefano.
Le perdite vanno accettate perché sono proprio quelle che ti fanno sopravvivere. Fai in modo che il tuo stop loss non superi l’1% del capitale che hai in conto, ed evita tutte le altre situazioni in cui non puoi rispettare questa regola, cioè quelle situazioni in cui rischi eccessivamente rispetto al possibile profitto. Ricordati anche che, per essere profittevoli, devi rispettare almeno un rapporto rischio:rendimento di 1:3. Graficamente puoi individuare quei livelli che possono rappresentare un ostacolo al tuo trade. Poni il tuo primo take profit su questi livelli e cerca di mantenere il rapporto 1 a 3 con lo stop. Il resto è tutta applicazione delle figure grafiche del manuale. In genere, io osservo i TF più lenti (daily, 4 ore, orario) per individuare i miei segnali, poi l’ingresso effettivo lo faccio su TF di 30, 15 o anche 5 minuti, utilizzando i pattern del manuale. Per quanto riguarda la gestione del trade, in genere metto in pari lo stop non appena riesco a guadagnare 5-6 punti, poi sposto lo stop a +3 non appena arrivo a 9-10 punti.
Ok. Come pensi sia meglio comportarsi nel caso in un trade hai preso lo stop, è meglio tentare nuovamente nel caso si presenti una figura appropriata o è meglio non rientrare. Metti un tetto agli stop giornalieri come Max? Tipo massimo due stop consecutivi?
Grazie ancora.
se ci sono i presupposti, io ritento. Circa il numero di operazioni, dipende dal tipo di trading che devi fare, se si tratta di scalping non puoi applicare la regola delle due operazioni.
Come sempre impeccabile. Vorrei sottoporti una domanda riguardo al calicetto. Per come l’ho concepito io, non riesco a trovare differenza dal classico hammer, o inverted hammer, ed aggiungo pure che esprimono anche gli stessi concetti. Mi farebbe piacere sapere la tua opinione a riguardo,e semmai quale differenza trovi tra le due candele. Grazie.
Non utilizzo i pattern della price action, ma posso dirti che fondamentalmente i pattern che hai elencato sono simili al calicetto. Attento pero’, la barra centrale del calicetto, quella che tocca il max-min, non deve essere necessariamente un hammer o shooting star.