Qualche giorno fa, leggevo il post di Christian qui sul blog. Parlava ovviamente di tecniche di trading ed era supportato da qualche operazione di trading eseguita con un conto demo.
Il conto demo, si sa, non è proprio come gestire un conto con soldi veri. Nella demo non prendi denaro reale, ma nemmeno lo perdi.
La piattaforma dimostrativa, ha senso solo se bisogna imparare a gestire i comandi e non certo per imparare a gestire le emozioni legate al trading online.
Nel leggere l’articolo di Christian, non mi ero reso conto che entrava con posizioni di dieci lotti, cosa che con un conto reale difficilmente si fa.
La regola sarebbe molto semplice, quello che avviene con un singolo contratto, può avvenire anche con cento contratti o lotti, dipende da che mercato stai affrontando, e in quale orario.
Se butti dieci, o venti contratti nel Nasdaq, durante l’orario di contrattazione che va dalle nostre 15,30 alle 17, potresti fare una barcata di soldi, come bruciare il conto.
Non posso definirmi un trader di professione, solo per il fatto che faccio un’infinità di altre cose durante la mia giornata e che queste cose mi rendono infinitamente di più rispetto al trading.
Guadagno principalmente da operazioni di Saldo e Stralcio immobiliare, acquisto e vendita di crediti e posso dire che, quel poco tempo che passo alla tastiera per comprare e vendere indici, forex, derivati, non mi darebbe certo la possibilità di raggiungere i profitti che raggiungo negli ambiti che ho appena citato.
Però, per un buon periodo della mia vita, ho vissuto solo ed esclusivamente di trading.
Il Trading Online, è una delle attività più logoranti che io conosca. Intendiamoci, fatto come l’ho fatto io per una decina di anni.
Pensa, ero arrivato a immettere anche 50 contratti di bund per volta. (In un capitolo del Manuale del Trader Idiota, racconto bene questa storia).
Un contratto di bund, ma potrei citarti qualche altro sottostante, ha uno scatto per punto di 10 euro.
Anche se non sei molto forte in matematica, ci arrivi subito a capire la moltiplicazione di 10 euro per 50.
Sono 500 euro per punto.
Tutto è proporzionale, questo è vero, anche se non posso affermare la stessa cosa per il trading.
Entrare in una posizione con un contratto o dieci, non è la stessa cosa che entrare con cinquanta.
Entrare con un contratto o dieci in scalping, non è la stessa cosa che entrare con cinquanta.
Azz, prova solo ad immaginare la scena, sei dentro con cinquanta contratti, il prezzo ti scende di due punti e ti ritrovi sotto di mille euro. Se poi inizia a scivolare, bruciare migliaia di euro, è solo una questione di secondi.
Vero che, per entrare con molti contratti, devi avere molti “schei” in conto, oppure utilizzare una leva contro ogni logica ed è anche vero che, i molti “schei” possono diventare pochini pochetti, se non sai cosa fare.
Anche la formula “se sai cosa fare“, non è propriamente corretta. Perchè non basta saper cosa fare, devi anche riuscire emozionalmente a farlo.
Guarda, adesso potrei raccontarti che la differenza tra un trader di successo è tutta qui, uno si sa gestire per cinquanta contratti, quindi è figo, un altro no, quindi è un perdente.
La differenza, invece, sta tutta nella gestione emotiva della tua persona, senza dover stravolgere chissà che.
Il trading, non è solo una questione di testa.
Moltissimo dipende dalla tua testa, dal tuo modo di porti nei confronti di uno stop loss, o di come gestisci i profitti.
In effetti, c’è una parte tecnica che deve essere sempre presa in considerazione. Ci mancherebbe.
Perché oggi esco con tutto questo ragionamento?
Beh, ieri mi sono trovato in una situazione molto imbarazzante con il trading e mi sono chiesto come avrebbe reagito un’altra persona al mio posto.
Dai, siediti che ti racconto una giornata da trader con operazioni multi contratto.
Nelle ultime settimane, faccio trading prevalentemente al pomeriggio, dopo la prima mezzora della sessione americana.
Cerco di astenermi dal trading dalle 15,30 alle 16, cercando di capire in che modo si orienterà il mercato. Resto comunque in postazione fino alle 22,30 circa. Non tanto per fare ossessionatamente trading, piuttosto per osservare e fare esperienza dei movimenti imposti.
Tieni conto anche di una cosa, faccio operazioni di scalping, in genere, con un paio di contratti per volta. La maggior parte delle operazioni, le chiudo a target, cioè, non appena arrivo dove penso che il prezzo si fermi.
Se sai come funziona una attività di scalping, sui derivati e anche, (con qualche accorgimento), sul Forex, hai presente che gli stop loss sono all’ordine del giorno.
Entri con due contratti, metti di avere uno stop di cento dollari per ciascuno, ti ritrovi sotto di duecento.
Nella sessione di cui ti sto raccontando, ho deciso di entrare con sette contratti sul dow jones, contratto mini.
Il mio stop era di cento dollari per contratto, quindi settecento dollari per ogni operazione sbagliata.
Beh, prima operazione in stop: Meno settecento, seconda operazione in stop, meno millequattrocento.
Credo non siano passati più di trenta minuti per circoscrivere il tempo della mia operatività.
Entro con una terza operazione, sempre con sette contratti, e mi prendo il mio stop.
Siamo a meno duemilacento dollari.
Non sto a fartela lunga, nel giro di un paio d’ore, la mia situazione era di meno tremilatrecento dollari.
Non ho mai in conto somme superiori ai diecimila dollari, anzi ad essere onesto, cerco di non arrivarci nemmeno, prelevando regolarmente le eccedenze.
Cosa bisogna fare in queste situazioni?
Mettersi a piangere? Maledire il mondo, la suocera, Padre Pancrazio da Sfizio?
In frangenti come questo, non tutti ragioniamo e reagiamo allo stesso modo. Anzi, credo che qualcuno non riesca nemmeno più a ragionare e perda completamente la testa.
Io, ho continuato la mia attività, conscio del fatto che se non avessi messo lo stop loss, probabilmente, mi sarei ritrovato in un casino enorme.
C’è anche una considerazione importante da fare: Io sapevo prima che il mio stop loss era di settecento dollari per operazione.
Il target, era comunque importante e avevo stabilito un preciso piano di trading.
Ecco, mi piacerebbe che ti focalizzassi su questa cosa: Il piano di trading, quindi sull’aspetto di cosa fare in qualsiasi situazione quando entri al mercato per vendere o acquistare titoli, azioni, derivati, forex.
Questa è la mia situazione sul book del mini Dow Jones, qualche ora dopo.
Ero ancora sotto di 971 dollari, questo vuol comunque dire che con tre operazioni sul derivato, mi stavo portando verso un buon recupero.
Una delle cose che non devi mai fare, è accanirti su un sottostante. Il senso, è questo: Non è che se stai perdendo soldi sul dow jones, devi per forza recuperarli li.
Questo sarebbe perdere proprio la testa. Puoi tranquillamente spostarti su un altro sottostante e cercare il tuo profitto.
Infatti, a metà seduta suonata, il prezzo del dow era incatenato in così pochi punti, da non permettere una corretta osservazione del rischio contro rendimento.
Di conseguenza, ho iniziato il mio scalping sul mini Nasdaq.
Vedi, sette contratti di dow, equivalgono a tre di mini Nasdaq. Il margine richiesto dal mio broker, è uguale per tutti e due i contratti, ma con il nasdaq, la leva è molto più alta.
Più leva, più schei, più rischio.
Allora, se decidi di entrare con sette contratti con il mini dow jones, ne puoi utilizzare al massimo tre con il mini nasdaq.
Lo so, devi recuperare, ed è proprio questo il motivo che deve indurre a muoverti in questo modo.
La perdita del dow, “mi fa ridere”, perché ho comunque recuperato con il mini nasdaq.
Allora, la tecnica fa di sicuro la sua parte, ma il trading, è in particolar modo una questione di testa.
Se non sarai in grado di gestirti dal punto di vista emozionale, non farai mai soldi con questo mestiere.
Quello sotto, è il mio risultato a fine giornata. Poteva andare meglio, poteva andare peggio.
Se hai qualche domanda inerente alla psicologia del trading, o sul piano di trading che devi adottare, chiedi pure.
Che il profitto sia con te.
Max W. Soldini
Ciao Max, sembra fatto apposta, ho inviato un oretta fa un post riguardo la mia operativita’ di oggi in cui parlo anch’io dei miei stop presi.
Credo sia molto meglio parlare degli stop presi che dei risultati a fine giornata.
Il tuo post, esce domani mattina.
Condivido in pieno.
Max , parlaci del tuo piano di trading per le operazioni del minidow, guardando il grafico di ieri vorrei capire il tuo ragionamento, 20 punti di SL con 7 contratti sono una bella sommetta
Fabio, non devi attenerti al mio piano di trading, ma al tuo.
Quello che ritieni una bella sommetta per te, potrebbe essere molto poco per me.
Partiamo dalla somma che ho in conto: Per fare 10 contratti, servono 5000 dollari di margine, quindi, con otto/novemila dollari, i sette contratti ci stanno tutti.
Il problema, non è la capienza del conto, ma se sai cosa fare al momento opportuno.
Esempio, se devi beccarti uno stop di settecento dollari, lo prendi o sposti il prezzo?
Se sposti il prezzo, settecento dollari è una somma enorme anche se in conto hai un milione. Capisci cosa voglio dire?
La cosa principale, è capire che ilpiano, senza il controllo di se stessi, può essere il miglior piano del mondo, ma non riuscirai ad osservarlo e rispettarlo.
Per la modalità operativa di ieri, posso dirti che venti punti di stop sono pochi, mentre sette contratti, sono troppi.
articolo molto istruttivo..
per quanto mi riguarda, il problema psicologico principale in questa attività è la gestione del trade in profitto.
in breve, la difficoltà di lasciar correre un profitto ALMENO quanto ti costa una perdita. Se si riesce ad avere un profitto medio per operazione costantemente più alto della stop loss media che ci costa un trade andato male, allora basterebbe, con la parte tecnica e lo studio del grafico, beccare il 50% delle operazioni per poter vivere di questo mestiere…
il mio problema non è beccare il 50% dei trade; fortunatamente sono attorno al 70. il mio problema è avere un profitto medio più alto della stop media…
Alan, io faccio in questo modo. Prendo pochi punti con una prima parte dell’operazione e lascio la seconda in stop sul prezzo di entrata.
Se la tua media, è il 70%, incrementerai i profitti vertiginosamente.
grazie del consiglio, ci proverò
Ciao Max.
Complimenti per l’articolo.
Tu usi delle tecniche di pnl o altro per lasciare andare delle paure o altro,se sai di averle?Consigli qualcosa per restare oggettivi emozionalmente quando sei in un trade?
Grazie mille.
Buona serata.
Yuri, premetto che non opero quasi mai con una moltitudine di contratti.
Mi sono fissato un primo target di duecento dollari per giorno, se poi ne faccio trecento o cento, non cambia nulla.
Ieri ho agito in questo modo per ricordarmi cosa vuol dire e vedere se sono ancora in condizione di operare in questo modo.
Sono in condizione, ma è un modo di trading molto logorante e noioso allo stesso tempo.
Utilizzo delle tecniche di PNL, è vero, ma lo faccio per tantissime altre cose e attività.
Funzionano alla grande, e a parte il trading, ti racconto una storia che ti farà capire mote cose.
Verso i tredici anni, alle scuole medie ero sempre preso in giro perché ero grasso. (Non è che oggi non lo sia, anzi).
In particolare, c’era un mio compagno di classe che non mi sopportave e la cosa era reciproca.
Una ragazza mi piaceva? Diventava la sua ragazza, eravamo in lizza per un posto di titolare nella formazione di rugby? io andavo in panchina e lui giocava. Sai, ho avuto un senso di inferiorità nei suoi confronti per almeno vent’anni. Associavo a lui le cose che mi andavano male, mi veniva in mente lui quando qualcosa andava storto.
Un giorno, in una riunione di PNL, ho imparato a fare le ancore e non le ho usate solo per il trading.
Adesso, non ho alcun timore riverenziale nei confronti di questo ragazzoo, ti basti sapere che sono riuscito a diventare il titolare in qualsiasicosa perchè ho una immensa fiducia nelle mie possibilità
Sono io il titolare, non importa se parliamo del rugby, del trading, o di altre attività.
Detto questo, se nel trading hai un piano efficace, il controllo delle emozioni fa il resto.
Beh, quando fai una cazzata, è una cazzata a prescindere e il mercato non ti premia mai.
Condivido il tutto.
Infatti a calcio balilla(calcetto da tavola) martedi’ stavamo perdendo 6-2 in finale (si arrivava a 8 con i 2 gol di scarto).Si vinceva 27,5 euro a testa.Mi sono detto interiormente che bisognava vincere e che avrei spaccato tutto!Abbiamo vinto 9-7!Ovviamente non è sempre cosi’.Poi sono uscito dal bar e ho trovato 5 euro per terra!E’ un segnale?Di solito trovo 2 o 5 centesimi per terra.
Anche se do il max ho perso.
In borsa invece ho delle paure che si attivano,si vede che non ho fatto bene il collasso d’ancora o sbloccato il tutto.L’unica dici che sono gli ancoraggi e abituarsi a resistere seguendo la strategia?Volendo anche un 25-30 volte in modo che diventi un’abitudine?Per l’oggettività nelle entrate e stop loss ci siamo.
Grazie ancora.
Ciao Max, meno male che gli stop li prendete anche voi! Pensavo di essere l’unico. Ma il tuo piano di trading di ieri come era strutturato, tanto per capire. Avresti operato fino a quando non avessi recuperato la perdita?
Grazie.
No, non è proprio così, se ti accanisci per recuperare la perdita, magari con lo stesso strumento perché non sopporti il segno rosso, va a finire male.
L’operatività che ho descritto nel mio post, può essere la normalità per un esperto, sicuramente no per un novizio, o un appassionato.
Il succo di tutto il mio discorso, è molto semplice: Non replicare e fatti un preciso piano di trading.
Se certe cose non sono sopportabili e provocano dolore, stanne decisamente alla larga e predisponi un piano accessibile alle tue tasche e alla tua serenità.
Si può vivere di questo mestiere, anche guadagnando qualche cento euro al giorno.
Scusa Max, ma perché tutti questi tick di stop per delle operazioni di scalping? Un caro saluto.
Quando parliamo di scalping, dobbiamo sempre capire di quale sottostante si tratta.
Ad esempio, nel mini dow jones, peggio ancora nel mini nasdaq, se metti due punti di stop ti vanno a prendere senza alcuna pietà.
Dieci punti potrebbero sembrare pochi, o molti, dipende sempre dall’esperienza che hai accumulato.
Tieni conto che, nel mini dow, per cinquanta dollari devi fare dieci punti. Tutto diviene proporzionale all’obbiettivo di guadagno che ti prefiggi.
Se stiamo ad un rapporto 1/3, mettendo 2 punti di stop vai sotto di 10 dollari per prenderne 30.
Capisci che devi fare proprio un mare di operazioni per vivere di questo mestiere.
Preferisco di gran lunga fare più contratti e meno operazioni.
Sei un grande Max!!! 7 contratti.. pauroso!!
.. quando sei entrato con tutti
*questi contratti, nel mercato e cambiato qualcosa?
Guarda che sette contratti, in questo mercato, sono una goccilina nel mare.
Non ti si fila nessuno, a parte le mani fotti per catturare il tuo stop loss.
Quindi davvero al mercato non cambia nulla se operi con 1 o 10 contratti… Cambia solo a te
Operatività un po da cardiopalma! Almeno per me! Se fossi stato in perdita di quella cifra avrei sicuramente perso le staffe!
Mi piacerebbe molto molto moltissimo vedere come viene impostato un diario di trading di un trader pro! Penso che sia fondamentale sapere che cosa deve comprendere oltre al money management.
Grazie! Ciao a tutti!
Stiamo predisponendo le modalita del diario di trading. Servirà ancora diverso tempo, ma lo divulgheremo di sicuro.
Bravo max ieri hai fatto la pipi fuori dal vasino 😳 hai messo alla prova la tua emotivita’ di fronte ad un mega trade chissa’ che emozioni avrai provato FIGooooo !!! e mutande di latta 😆
Giuseppe, ho lavorato per diversi anni in questo modo. Nel manuale del trader idiota lo racconto per bene.
Alla lunga, è una attività perdente e logorante se non siamo in grado di controllarci.
La domanda che mi sono posto, è come si sarebbe comportato qualcun altro al mio posto.
max penso che tra noi con i nostri piccoli conticini da aspiranti trader nn troverai la risposta di come si fosse comportato emotivamente un’altro in quella situazione ,noi tradiamo con max 2 contratti e il 90 % siamo ancora in demo ,e penso che quando abbiamo preso 2 stoploss in una giornata demo o reale per quel giorno chiudiamo tutto e ricerchiamo se abbiamo sbagliato qualcosa sul trade oppure no sappiamo che gli stop sono da mettere in conto,cmq io al tuo posto avrei chiuso la piatta al primo stop mi sarei leccato le ferite e sarei ripartito il giorno dopo senza il pallino del recupero ma ttradando a piccoli colpi al barattolo
Bravo, Giuseppe, questa é la risposta che stavo aspettando.
Mi piace che utilizzi una politica di piccoli passi e di acquisizione di consapevolezza sul trading.
io mi alleno in demo,in ottica reale,con stop di massimo 40 dollari….azz 700 dollari di stop è roba da infarto 😀
Anche quaranta dollari può essere da infarto.
Non siamo tutti ugulai e non affrontiamo le cose allo stesso modo.
infatti,è per dire che fatico a gestire emozionalmente una perdita di 40 dollari,figuriamoci d 700.
tra l’altro uso molto la demo per allenarmi sulle perdite,entro in perdita e cerco di imparare a gestirla,così come faccio spesso un’operazione in perdita per vedere in che modo,con la seconda operazione,riesco a gestire me stesso e l’ansia di dover recuperare.
so che è solo demo,ma cerco di immedesimarmi con tutto me stesso in una situazione di denaro reale e faccio ancora fatica.
settimana scorsa è stata difficile,una settimana nella quale mi è parso di aver fatto passi indietro,molti dubbi….il “perdere la testa di cui parli nel post” dà un’idea precisa dei miei errori,con l’intestardirsi sullo stesso derivato dopo aver preso lo stop,con il risultato di un altro stop.
nel weekend scorso ho fatto un lungo respiro,e ripreso i manuali,ristudiati dalla prima pagina all’ultima.
questa settimana un po’ meglio,parola d’ordine pazienza,seconda parola d’ordine prima di ogni operazione:”è coerente con il tuo metodo e le tue regole?”.
lunedì e martedì senza perdite,mercoledì un profitto di 40 dollari,giovedì di 120 dollari.
ieri,venerdì,purtroppo una nuova perdita,ma dovuta soprattutto a qualche esperimento di troppo fatto sugli indici americani nei momenti di troppa volatilità,se non altro ho capito che in quei momenti,al momento e per quelle che sono le mie attuali capacità,non devo operare.
preferisco una via di mezzo,momenti in cui il mercato non è nè fermo nè troppo volatile.
non a caso ieri in mattinata 2 operazioni in profitto e mezza(per mezza intendo una che era in profitto e appuntata su carta,mentre in demo ho atteso per vedere come si evolveva e l’ho lasciata correre per vedere poi tornare al prezzo di apertura).
nel pomeriggio,2 in perdita su mini nasdaq e mini dow,proprio per l’incapacità di essere abbastanza svelto,in entrambi i casi da un profitto momentaneo di 30 dollari ho preso lo stop di 40 dollari….siccome non ho voluto perdere la etsta come settimana scorsa,l’ho chiusa lì e mi sono limitato ad osservare cercando di paragonare delle situazioni che si verificavano con alcuni dei post qui su amicaborsa.
bè,dettosinceramente,faccio ancora fatica ad affrontare situazioni del genere così come altre volte ho paura ad entrare su una splendida snack bar perchè non mi fido più di me in quella particolare situazione su quel particolare derivato essendo già scottato più volte.
Carlo, la perdita é parte integrante del trading. Senza la perdita non arriverai mai al profitto.
Devi imparare bene a conviverci, senza considerarla una sconfitta.
Certo che, se ti impressioni per uno stop di 40 euro, sicuramente ti fermerai troppo presto quando dovrai lasciar correre il profitto.
Interessante questa cosa, magari ci facciamo sopra un webinar.
infatti,tieni presente che opero come se avessi un conto di 4000 dollari e spiccioli,più o meno la cifra con cui inizierò in reale,e parto dall’aidea di mettere stop corrispondenti al.’1% del capitale inziale…ogni tanto mi concedo l’1,5 % se ritengo che l’entrata sia buona.
chiaramente così facendo perdo molte occasioni,operazioni che mi appunto e che avrei voluto fare(spesso profittevoli)ma che avrebbero richiesto uno stop troppo ampio.
e come dici bene,lascio correre poco,a meno di un’esplosione che mi indica chiaramente che si va nella direzione giusta chiudo presto collezionando piccoli profitti.
però operando con un solo contratto,la vedo sì come limitazione a profitti maggiori ma anche come modo per non perdere,spesso capita di essere in profitto di 30-40 dollari e poi il prezzo mi va contro.
è difficile gestire l’operazione con un solo contratto,ci si trova tra due fuochi quello del lasciar correre e quello di evitare una perdita.
notizie pesantemente negative per il GBP , ma si comprano pound a badilate……..
La giornata è lunga. Mani fotti sempre in agguato.
“In frangenti come questo, non tutti ragioniamo e reagiamo allo stesso modo. Anzi, credo che qualcuno non riesca nemmeno più a ragionare e perda completamente la testa” .Io per esempio ammetto che tre o quattro stop consecutivi mi mettono in depressione acuta. Non perdo la testa ma il mondo si fa nero. Tanto è vero che dopo il primo stop sto in allerta, dopo il secondo o smetto completamente di tradare per quel giorno o entro con picccole quantità. Eh caspita anche questo tuo post è illuminante. Mi scopro (oddio lo sapevo già, ma me lo hai ricordato) troppo reattivo e forse non tanto fiducioso delle mie possibilità. Invece come tu Max dimostri, quattro stop ci possono stare e occorre solo pensare al trade successivo ricominciando a osservare e a concentrarsi sul piano. E in effetti avere un piano è tutto. Senza un piano non hai e non sei niente.
Per le tecniche Max o ancoraggi non puoi dirci niente o dare spunti?Avevi creato un post in merito che lo vedo?
Grazie ancora.
Ciao a tutti.
Questo post ho visto che non è passato ma lo vedo in fondo,dico bene?L’ho scritto il 21 febbraio alle ore 12:48.E’ segnato in rosso.
Per le tecniche Max o ancoraggi non puoi dirci niente o dare spunti?Avevi creato un post in merito che lo vedo?
Grazie ancora.
Buon trading.
C’è un capitolo nel manuale del trader idiota.
Nel terzo volum, tattiamo prevalentemente della psicologia del trading, applicandola realmente alle tecniche.
Anche nel sito, apriremo una sezione su questa cosa in specifico.
Il miglior aiuto psicologico è un piano di trading ben fatto e non di certo la PNL.
Una operazione aperta in funzione di un pattern tecnico su un determinato time frame, non deve andare oltre quel limite. Se opero su grafico a 10 minuti non rimango in mercato oltre i 10-15 minuti o anche meno tempo, se il mercato non si comporta secondo le mie attese.
È evidente che tanto più passa il tempo tra entrata e uscita dal trade e maggiori possono essere i rischi che il mercato possa andare in direzione opposta ai nostri obiettivi.
Dopo aver operato in modo errato e aver subito una perdita, il trader è portato ad effettuare una nuova operazione: è il proprio ego che cerca il riscatto dopo l’affronto subito dalla perdita.
Nel tentare di recuperare le perdite si possono effettuare dei trade con leggerezza non seguendo una analisi razionale. Molti a volte commettono anche l’errore di non mettere lo stop.
Se il mercato si muove contro la posizione del trader, questi da prima entra in uno stato d’ansia e successivamente l’ansia si trasforma in panico.
Entrato nel mercato per recuperare una perdita, ne esce con una perdita maggiore.
Il più grande capitale che possiede il trader è la mente.
Il trader deve potenziare la propria mente come un atleta potenzia il proprio fisico. Si superano le difficoltà facendo trading con piccole posizioni e target minimi. Riguardando a fine giornata le operazioni fatte cercando di migliorare le entrate e gli stop.
Le emozioni inducono in dubbio, l’incertezza ci porta verso paure ingiustificate.
Rimanere concentrati sul mercato non permette a questi dubbi di insinuarsi nella propria mente, esattamente come fa un chirurgo durante un intervento, oppure un cantante durante una esibizione.
Alla base del successo ci deve essere una preparazione lunga e rigorosa, ci si deve preparare come si preparano gli studenti per superare gli esami universitari, i musicisti per suonare in un concerto, come si preparano i piloti dell’aeronautica prima di effettuare un volo.
Fare il trader non è più difficile di fare l’infermiere, il medico, l’ingegnere o di pilotare un aeroplano, la differenza risiede nella preparazione.
Per molti trader la preparazione che precede l’attività speculativa si limita alla lettura di qualche libro, qualche giornale oppure seguendo consigli di amici, conoscenti o frequentando il borsino.
I più bravi studiano anche molto, frequentano dei corsi tenuti da persone senza alcuna preparazione specifica e con esperienze molto discutibili. Una volta che si è lasciati soli davanti ad un monitor, questi trader non dispongono di una sviluppata capacità decisionale.
Questo avviene perché nessuno ha insegnato loro come affrontare i mercati con un profilo professionale, nessuno ha insegnato loro il mestiere del trader.
Basta recarsi alle varie manifestazioni e si comprende subito che molti partecipanti hanno un insufficiente background culturale per poter affrontare i mercati con la corretta preparazione.
Il successo ottenuto in questi recenti anni da Serafini è il risultato di un continuo esercizio nel comprendere i movimenti degli operatori interni del mercato, poiché le loro tecniche vengono adeguate giornalmente in base alle posizioni in essere dei trader su quel particolare mercato. Ciò fa si che un trader privato debba costantemente evolversi ai continui adattamenti che questi operatori tengono in prossimità dei punti di svolta. Sono loro che determinano l’inizio o la fine di uno swing o di un movimento correttivo.
La costanza è qualità rara, la straordinaria capacità operativa nel brevissimo termine di Serafini, non è di certo frutto di una superficiale conoscenza, ma di un assiduo impegno quotidiano. Il carattere della persona fa la differenza, premetto che non conosco Serafini, ma dalle sue interviste traspare un carattere forte, che cerca sempre di migliorare senza arrendersi alle difficoltà.
Pertanto far trading non è molto difficile, non si deve avere l’avversione alle piccole perdite, esse sono parte di questa attività. Tutte le attività hanno dei guadagni, dei costi e delle perdite. Non esistono settori in cui si può solamente guadagnare senza alcun rischio.
Non posso dire ad altri come fare a superare le proprie paure, se a qualcuno interessasse potrei solo dire come ho fatto io.
Buon trading a tutti.
Giancarlo ho ammirato molto tutto cio che hai detto! Sono sagge parolo! Sarebbe molto utile per noi esordienti se scrivessi un articolo in merito a questo argomento, Grazie per la tua condivisione!
Christian proverò a mettere giù qualche appunto, sempre che l’argomento sulle insidie dell’emotività susciti interesse.
Grazie
Credo che, conoscere come hai fatto tu, sia di notevole esperienza e molto utile per tutti i nostri lettori. Potrà anche nascere un confronto genuino tra i vari modi.
In effetti, concentrazione, esperienza, e sapersela cavare nei momenti difficili, non sono cose improvvisabili.
Ovviamente condivido Giancarlo quanto hai scritto e sarebbe utile la tua esperienza.Infatti se fosse semplice non avrei fatto quasi 100.000(centomila) errori in borsa.
Grazie mille.
Buona serata.
Ciao Giancarlo, a me interessa molto la tua esperienza, esponi.